Moni Ovadia ne “Il Casellante” di Camilleri,
appuntamento al Municipale

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Arriva al Teatro Municipale di Piacenza, le sere del 23 e 24 gennaio, “Il  casellante” di Andrea Camilleri e Giuseppe Dipasquale, con Moni Ovadia, Valeria Contadino e Mario Incudine. “Il casellante” è, fra i libri di Andrea Camilleri, uno dei più  struggentemente  divertenti  del  ciclo  cosiddetto “mitologico”.  Dopo “Maruzza  Musumeci”  e  prima  de “Il  sonaglio”, l’opera disegna i tratti di una Sicilia arcaica e   moderna,   comica   e   tragica,   ferocemente   logica   e  paradossale  a  un  tempo.  Dopo  il  successo  ottenuto dalle trasposizioni per il teatro de “Il birraio di Preston, La concessione del telefono”, che insieme a La cattura, Troppu trafficu ppi nenti, La Signora Leuca, Cannibardo e la Sicilia costituiscono la drammaturgia degli ultimi anni, Camilleri e Dipasquale tornano nuovamente insieme per riproporre al pubblico teatrale nazionale una nuova avventura tratta dai racconti del popolare scrittore siciliano. Affogato nel mondo  mitologico  di  Camilleri,  costellato  di  personaggi  reali fantasiosamente trasfigurati, “Il casellante” parla di una metamorfosi che passa attraverso il dolore della maternità  negata  e  della  guerra,  ma  è  anche  una  narrazione  in  musica  divertita  e  irridente  del  periodo  fascista  nella  Sicilia  degli  anni  Quaranta.  Personale,  originalissima e  sperimentale,  la  lingua  di  Camilleri  calca  e  ricalca,  in  una  teatralissima  sinfonia  di  parlate,  una  meravigliosa  “sicilitudine”, tra neologismi e modi di dire mutuati dal dialetto e rielaborati in chiave colta.  Uno spettacolo con musiche, dove si ride e ci si commuove al tempo stesso. Gli attori e i musicisti, immersi nella stessa azione teatrale narrano  una  vicenda  metaforica  che  gioca  sulla  parola,  sulla musica e sull’immagine.

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