“Mimì è una civetta”, la storia bohemienne si tinge di musical

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mimi-e-una-civettaUna storia d’amore “eterna”, baluardo del repertorio lirico più classico, resa in chiave “pop”: è successo sabato 5 novembre al Teatro Municipale di Piacenza dove è andato in scena “Mimì è una civetta”, divertissement à la bohemienne del musicista Alessandro Cosentino, con la regia e le coreografie del newyorkese Greg Ganakas, riprese dall’assistente alla regia Chiara Nicastro.
Collocato tra i due spettacoli decisamente più tradizionali de “La Bohème” pucciniana presso il teatro stesso, l’amore di Mimì e Rodolfo si è tinto dei toni di un musical.
Una rilettura che ha visto in scena
Mariangela Aruanno, una soave e al tempo stesso profonda Mimì, Giulia Mattarella, leziosa e leggiadra Musetta, Luca Marconi, intenso e romantico Rodolfo; ma anche Adriano Di Bella, (Marcello), Luca Iacono (Schaunard), Paolo Gatti (Colline), Filippo Pollini (Benoît), Alessandro Blasioli (Alcindoro) e Ivan Merlo (Parpignol). Non sono mancate le arie più famose con un arrangiamento che fa l’occhiolino alla tradizione del musical, declinato anni Venti (così come i costumi) in chiave swing con punte quasi tzigane (particolarmente azzeccate vista la natura bohemienne della pièce), resi vivaci da un complesso on stage affiatato. Leitmotiv dell’allestimento, caratterizzato da luci accattivanti e una scena versatile e mai di intralcio per un ritmo serrato, un grande orologio proiettato, che ticchetta; fosco presagio del tempo che fugge per i due protagonisti.

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