Lo snack sostenibile della Cattolica in mostra all’Innovation Day a Expo

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socrock unicattRiutilizzare materiali di scarto per creare uno snack ecosostenibile e innovativo. Questo è stato l’obiettivo del team di cinque studenti dell’Università Cattolica di Piacenza e Cremona, composto da Michela Dioni, Sara De Cesare, Tommaso Mastrofilippo, Davide Quadrelli e Rebecca Rizzi. Il loro progetto, SoCRock,  ha partecipato all’Innovation Day, organizzato da FoodDrinkEurope, la Confederazione Europea per lo sviluppo e l’innovazione del  settore alimentare, il 2 luglio scorso, al Padiglione dell’Unione Europea ad EXPO 2015. Con SoCrock, “I Croccanti” (questo il nome della squadra di studenti) hanno pensato ad una barretta “rompi-digiuno” caratterizzata dall’utilizzo di materie prime povere o di scarto come la granella, lo sciroppo e la fibra di sorgo, un cereale senza glutine e ricco di vitamina B che viene spesso usato per il foraggio, e i vinaccioli di uva macinati, provenienti dalle distillerie. L’idea è stata di usare cereali e sottoprodotti agricoli, spesso destinati a diventare mangimi o foraggi, dandogli una nuova vita, creando una barretta “golosa”  aggiungendo a SoCrock miele e cioccolato fondente. “La variante bianca del sorgo” utilizzata da SoCrock, a differenza del sorgo rosso, coltivato in Asia e Africa, spiega la ricercatrice Roberta Dordoni della Facoltà di Agraria dell’Università Cattolica di Piacenza “non contiene tannini, responsabili del sapore aspro, e permette quindi di ottenere un prodotto dolciario buono” e leggero, se si pensa, continua Dordoni che “è privo di glutine e ha solo 88 Kcal”. Il sorgo, inoltre, rispetto ai potenziali concorrenti è molto più resistente alle condizioni climatiche sfavorevoli e vive con pochissima acqua. Ma l’attenzione del team “I Croccanti” per la sostenibilità non si ferma qui: il packaging (il confezionamento) delle barrette è interamente riciclabile, mentre la scatola classica “da merendina” sarà sostituita da adesivi laterali per ridurre al minimo l’impatto ambientale del prodotto, indicando addirittura quanto i singoli ingredienti abbiano “agito” su aria, acqua e suolo. SoCrock è già un progetto di successo, se si pensa che, nel 2013, ha conquistato il primo premio al concorso, promosso da Federalimentare, EcoTrophelia Italia, pensato per l’eco-innovazione, la sostenibilità e il rispetto ambientale nell’ambito dei prodotti agroalimentari, oltre ad ottenere un ottimo terzo posto assoluto in EcoTrophelia Europa, salendo quindi sul podio a livello continentale. Il progetto, realizzato anche grazie alla collaborazione dell’azienda dolciaria cremonese Rivoltini (specialista nel torrone biologico) è ancora in fase embrionale e non è altro che un prototipo, ma presto potrebbe arrivare la prima commessa di fornitura come spiega Roberta Dordoni: “un produttore biologico si è detto interessato a introdurre SoCrock nella propria offerta in conto terzi, ed è quindi probabile che avvenga a breve una commercializzazione in canali specializzati”.

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