Liberali piacentini: “Parma si appropria dell’area vasta
E dobbiamo pure pagare”

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Parma - ottobre 2012“Dopo la Cassa di Risparmio, la Camera di Commercio, il 118, Parma si appropria anche dell’area vasta. E dobbiamo pure pagare”. L’associazione dei Liberali piacentini “Luigi Einaudi” interviene, con una nota, nel dibattito sull’area vasta e sul rapporto di subordinazione nei confronti di Parma.
“Dopo la Camera di Commercio (a guida, infatti, Confcommercio) ora naturalmente Parma si appropria anche dell’area vasta. Sembriamo una provincia in demolizione, pezzo per pezzo. Nessun senso di identità. Nessun tentativo, neppure, di difesa. E per andare a farci decapitare sull’area vasta, dovremmo anche pagare, secondo il renziano Rolleri. Questo è proprio il parmigiano sui maccheroni. Non è questione, intendiamoci, di avercela con Parma. E’ questione di voler bene a noi stessi. Se da soli ci consegniamo, allegramente e continuamente, alla posizione di minorità, come potremo lamentarci se ci tireranno via la Prefettura, la Questura, il Comando Carabinieri e così via cantando? Paradossalmente, in questa perdita continua, siamo guidati dalle Associazioni di categoria… Saranno contenti i commercianti, allora… Per non dire di tutto l’indotto, industriali in testa! La racconteranno naturalmente che perdiamo pezzi, ma andremo meglio. E’ una favola antica, raccontata, anche per iscritto, da chi ha interesse a tener tutti buoni, ad ammannire sonniferi soporosi nel proprio interesse. Cominciò con la Cassa di risparmio ed anche la perdita della nostra Cassa avrebbe dovuto – secondo quel pensatoio – giovarci; sarebbero venuti in migliaia e migliaia a Piacenza per la formazione. Andare a rileggere per credere. Abbiamo visto com’è andata a finire. Stessa storia, tanto per gradire, per il 118 e, ovviamente e pappagallescamente per la Camera della Confcommercio. La smettessero, almeno, di prenderci in giro. Per fortuna, le elezioni sono vicine. Si mettano in lista quelli che hanno votato per consegnare a Parma la Camera di Commercio, che sono poi gli stessi che siedono nel Consiglio di amministrazione del Consorzio di bonifica (lautamente pagati, per quel che fanno). Vedremo come gli andrà nella segretezza del voto e quanti voti prenderanno… La verità è che c’è solo un programma elettorale valido: quello che Piacenza ha necessità di una classe dirigente. Basta questo. Chi si candida a questo ruolo?”

associazione dei Liberali piacentini “Luigi Einaudi”

 

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