Industria: cresce l’edilizia,
bene agroalimentare e meccanica

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industria generic“Il 2016 non ha mantenuto fino in fondo le buone premesse dei primi mesi, ma settori come l’agroalimentare, i servizi, la logistica e la meccanica sono andati bene”. E’ relativamente ottimistico il bilancio tracciato dal presidente di Confindustria Piacenza Alberto Rota nell’ambito del consueto consiglio di fine anno in cui sono emersi anche i primi, confortanti, dati sulla ripresa dell’edilizia. Il 2016, infatti, dopo anni di grande sofferenza presenta finalmente concreti segnali di ripresa per il settore edile piacentino. L’augurio, però, è che si inseriscano le infrastrutture fra le priorità. Fondamentale in questo senso, è per gli Industriali il progetto del nuovo ospedale.
“Se continuiamo a guardare al passato, al boom 1998-2008 – ha sottolineato il direttore Cesare Betti – avremo sempre un saldo negativo, concentriamoci invece su questo buon momento per ripartire, visti anche i progetti annunciati per la città, dalla riqualificazione dell’ex Laboratorio Pontieri al nuovo ospedale, in cui noi speriamo molto”.
Sarebbe grave, infatti, per Confindustria, perdere l’occasione proposta dalla Regione Emilia Romagna di realizzare il nuovo complesso ospedaliero. E a questo proposito, interviene Filippo Cella, presidente della Scuola Edile: “Lanciamo un concorso di idee: non sul nuovo ospedale, che non ci compete, ma, dando per scontata la sua realizzazione, su come recuperare quello attuale che verrà dismesso, evitando così un “buco urbano” dentro la città”.
Un concorso su base regionale rivolto agli architetti e predisposto insieme all’Ordine professionale: “C’è una parte da recuperare e destinare all’Ausl, con inviolabilità di volumi – prosegue Cella – Il progetto migliore sarà scelto da una commissione interna di Confindustria, con esponenti dell’Ordine degli architetti extra provinciali e coinvolgendo le amministrazioni. Speriamo di ricevere tanti riscontri e di premiare la proposta vincente nel corso della prossima assemblea”.
E conclude Cella: “Non possiamo perdere questo treno. Facciamo un richiamo alla responsabilità politica, che non ci siano rallentamenti elettorali e post referendari”. Lo stesso Cella ha sciorinato i numeri del comparto edile, archiviando un anno in crescita: “Da 20 milioni di monte salariale nel 2014-15 si è saliti a 23 milioni nel 2016, da 2.000 addetti a 2.400. Una crescita del 6/7% che contiamo possa essere consolidata anche nel 2017”.
Più 7%, nonostante la diminuzione dei lavoratori stranieri, oggi poco più di 700 e in passato molto richiesti.
Il caposezione Ance Matteo Raffi sottolinea però come restino delle criticità “aggravate dal nuovo codice degli appalti che sicuramente non ci ha aiutato”.
Buono, in generale, il trend dell’economia piacentina: secondo i dati raccolti dalla Provincia, gli avviamenti sono stati 15.655, circa 1.200 in meno rispetto al 2015, quando però il dato era stato improvvisamente gonfiato dall’entrata in vigore del Jobs Act. La cassa integrazione nel primo semestre dell’anno è calata del 60%, scendendo sotto quota 900mila ore, contro i 2,2 milioni dello stesso periodo 2015. E le iscrizioni alle liste di mobilità sono passate da 208 a 143 unità: 65 persone in meno che hanno perso il proprio posto, toccando il minimo dal 2009.
“Le occasioni per ripartire non mancheranno – ha commentato il presidente di Confindustria Piacenza Alberto Rota – serve però la determinazione di fare scelte chiare a tutti i livelli. La proposta per un nuovo insediamento logistico, ad esempio: se tutto sarà trasparente e nel rispetto delle regole, non c’è motivo per dire di no, perché porterebbe lavoro e benessere per tutta la comunità”.
Passando in rassegna i vari comparti, tra i settori in salute ci sono l’agroalimentare, la meccanica, la logistica e il chimico. Tra le testimonianze rese all’assemblea quelle di Sergio Dallagiovanna (Molino Dallagiovanna) che parla di incremento esponenziale; di Sante Ludovico (Pizza +1) che incrementa di undici punti quest’anno e sta per lanciare nuovi prodotti; di Marco Crotti (Terrepadane e presidente Coldiretti) che parla di conquista di territori come Milano, Lodi e Pavia e 180 milioni di fatturato. Bene anche la metalmeccanica, settore reduce dal buon risultato della bozza di intesa sul contratto come sottolineato dal vicedirettore di Confindustria, Giuseppe Cella: “Risultato ottenuto con una piattaforma di Federmeccanica sostanzialmente innovativa”.
La logistica si conferma poi settore trainante, con un aumento di fatturato del 20% rispetto al 2015. Il comparto è considerato un importante volano del sistema socio economico territoriale e attiva ricadute economiche, sociali e occupazionali che si propagano oltre i confini provinciali e regionali. Un lavoratore ogni 10 a Piacenza – il dato significativo – opera nel trasporto e nella logistica.
E, infine, il settore chimico, in buon salute, come conferma Massimo Ratti di Safta che ha effettuato ben 50 assunzioni nel 2016”.

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