Artigiani, Gambazza (Cna): “Puntare sul recupero edilizio”

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gambazzaLe agevolazioni fiscali in ambito di ristrutturazione edilizia (50%) e di risparmio energetico (65%) hanno portato una boccata d’ossigeno alle piccole e medie imprese.
Non possiamo ancora parlare di ripresa economica, ma la strada da intraprendere è stata tracciata ed è quella del recupero del patrimonio edilizio esistente: ‘Abbiamo la grande opportunità di cambiare il volto delle città italiane e di recuperare interi quartieri abbandonati attraverso la ristrutturazione e la riqualificazione energetica degli edifici che può fungere da volano per la ripresa delle nostre aziende’, afferma Enrica Gambazza, direttore di CNA Piacenza che aggiunge: ‘Gli incentivi fiscali sono una misura importante per il rilancio del settore edile e come CNA abbiamo chiesto da tempo la stabilizzazione di tali norme per gli anni futuri. Da soli però tali interventi non sono sufficienti per la ripresa del comparto e di tutto l’indotto di cui si compone, che è fatto di piccole e medie aziende artigiane che ruotano attorno al settore delle costruzioni’.
Secondo il direttore della Confederazione dell’artigianato e della piccola e media impresa piacentina sono due i punti chiave che guidano la ripresa del tessuto locale: l’accesso ai bandi di edilizia pubblica per le piccole aziende artigiane e la creazione di nuove reti di impresa tra associate. ‘Oggi i bandi pubblici contengono vincoli che escludono a prescindere le aziende di piccole e medie dimensioni dalla partecipazione alle gare di appalto. Con la crisi dell’edilizia e il calo delle risorse degli enti pubblici (fondi bloccati nel Patto di stabilità e riduzione Piano grandi opere), tali vincoli – afferma il direttore Gambazza – non hanno ragione di esistere e danneggiano le tante piccole realtà di cui si compone il territorio italiano e che rappresentano quell’eccellenza del Made in Italy che tutto il mondo ci invidia’. Le imprese devono però guardare avanti con una mentalità diversa: ‘Si rendono necessarie nuove formule di aggregazione tra le piccole aziende – dai Consorzi alle Associazioni temporanee di scopo –  per riuscire ad essere di nuovo competitivi e per accedere alle gare di appalto usufruendo di tutta una serie di competenze altamente qualificate che possediamo sul territorio e che non dobbiamo perdere’, aggiunge il direttore di CNA Piacenza.
Si impongono quindi nuove strategie in conformità con le linee guida di pianificazione territoriale delle città contemporanee: ‘Se in un passato recente (fino a 15 anni fa) gli strumenti di pianificazione urbanistica comunale prevedevano un forte impulso all’edilizia residenziale e alle aree produttive, oggi le cose sono cambiate: la tendenza attuale – sottolinea Gambazza – è la conservazione del territorio e il recupero del patrimonio esistente attraverso la ristrutturazione e la riqualificazione energetica’. In questa direzione si inserisce l’incontro organizzato dal direttore dell’Agenzia del Demanio, Roberto Reggi a metà luglio nella sala consiliare della Provincia di Piacenza e dal tema ‘Recupero, riuso e valorizzazione e gestione del patrimonio immobiliare pubblico’: ‘Abbiamo un potenziale enorme da sfruttare e da valorizzare, intervenendo sul recupero di interi quartieri e di immobili pubblici da sottrarre al degrado e da riqualificare dal punto di vista dell’efficientamento energetico’, evidenzia Gambazza.
Anche i privati sono interessati a tali tematiche: negli ultimi tre anni sono infatti cresciute le richieste di interventi di ristrutturazione e riqualificazione energetica da parte di piacentini che si sono rivolti alle associate di CNA per usufruire delle agevolazioni fiscali – attive per il momento fino al 31 dicembre 2015 e in attesa di proroga – : si tratta, nella maggiore dei casi, di interventi di ristrutturazione edilizia che interessano le aree interne delle unità abitative come il rifacimento delle pareti, la ristrutturazione dei bagni, la sostituzione di tapparelle e infissi. Rappresentano invece una percentuale minore gli interventi che hanno interessato opere di riqualificazione energetica (che sono più complesse e più onerose) come la coibentazione (il cosiddetto ‘cappotto esterno’), la sostituzione di caldaie e l’introduzione di pannelli solari per l’energia rinnovabile. E’ stata apprezzata anche l’opportunità della detrazione del 50% per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe A+ per un ammontare complessivo non superiore a 10mila euro e ripartita in dieci quote annuali di pari importo: ‘E’ un’ulteriore opportunità che ha contribuito ad aiutare anche il settore dei mobili e il commercio degli elettrodomestici, anch’essi in crisi per il forte calo degli acquisti’, ha aggiunto il direttore della Confederazione artigiana piacentina.
Anche la burocrazia non rappresenta più un ostacolo come in passato: ‘Abbiamo ottenuto una notevole semplificazione nelle procedure e nei contenuti. Come CNA – aggiunge il direttore – supportiamo le associate con i nostri uffici competenti e organizziamo incontri sul territorio per offrire tutte le informazioni necessarie alle aziende e ai cittadini. Lo scorso anno insieme all’Ordine degli Ingegneri abbiamo avviato un campagna informativa a Piacenza, Fiorenzuola e Castel San Giovanni per divulgare le nuove normative e le opportunità derivanti dalle detrazioni fiscali in ambito energetico perché il privato cittadino – conclude Gambazza – è oggi maggiormente predisposto ad intervenire sulle proprie abitazioni rispetto a tempi passati in cui vi era un maggiore impulso alle costruzioni ex novo’.

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