I Giovani e le scienze 2015: premiati due studenti del Raineri

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I giovani e le scienze  2- paganelli-vercesiIl 13 aprile scorso, a Milano, in occasione dell’iniziativa “I Giovani e le Scienze 2015”, organizzato dalla Federazione delle Associazioni Scientifiche e Tecniche (FAST) e che rappresenta la selezione italiana per il 27° Concorso dell’Unione europea per giovani scienziati, sono stati premiati anche due studenti piacentini dell’Istituto Tecnologico Agrario “G. Raineri” di Piacenza: Marco Paganelli e Alessandro Vercesi.
La fase finale di Milano ha visto sfidarsi 34 progetti (29 nazionali e 5 esteri) per aggiudicarsi l’accreditamento e la partecipazione ad alcuni dei più importanti eventi internazionali su temi scientifici oltre ad alcuni riconoscimenti tematici. I due studenti piacentini, entrambi classe 1996, unici finalisti per l’Emilia-Romagna, hanno presentato un progetto per dare nuova vita al pane. Scopo del loro lavoro è dare un secondo utilizzo agli avanzi di pane che tutti i giorni andrebbero persi dalle tavole. Il pane, infatti, mantenendo inalterato il proprio valore nutritivo, può essere riutilizzato per altri scopi alimentari.
Nel caso del progetto di Paganelli e Vercesi, in particolare, l’idea è stata di verificare la convenienza nel recuperare gli avanzi del pane provenienti dalle mense di gruppo delle scuole primarie di Piacenza, per sfruttarli, successivamente, nell’alimentazione di bovine da latte. Nell’esperimento sono state coinvolte 25 bovine di razza Frisona, allevate nella stalla del Campus piacentino: dopo aver ottenuto i permessi del caso, sono stati analizzati gli scarti di pane, per verificare che fossero idonei ad essere aggiunti alla razione delle bovine da latte, dopodiché la razione è stata modificata sostituendo ad ogni Kg di farina di mais la stessa quantità di scarti di pane.
Le analisi di laboratorio sul latte, avvenute prima, durante e dopo l’esperimento, hanno dimostrato come quantità e qualità del latte non subiscano variazioni particolari, nonostante la diversa alimentazione delle bovine. Si è verificato, anzi, che con questo metodo, è possibile risparmiare sul mangime in una cifra stimabile in circa 2.200 euro l’anno, importo non indifferente per la dimensione dell’allevamento considerato dall’esperimento.
I ragazzi hanno quindi verificato come l’ipotesi di partenza fosse corretta, ri-utilizzando in modo innovativo quello che normalmente viene “scartato” insegnandoci, ancora una volta, che ciò che spesso consideriamo come scarto può avere una seconda vita. I ragazzi presenteranno, poi, il progetto all’Expo Sciences International di Bruxelles (ESI) che si svolgerà nella capitale belga dal 19 al 25 luglio 2015.

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