Hackathon, soluzioni geniali
per il sociale

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I primi classificati

La telecamera “intelligente” che sfrutta anche gli infrarossi e permette di monitorare i movimenti delle persone dando l’allarme in caso di necessità ideata da un gruppo di studenti universitari del Politecnico di Milano, provenienti da Genova e Arezzo, la app per mettere in contatto cooperative alla ricerca di personale con chi desidera inviare il proprio curriculum e quella che consente a persone con difficoltà di comunicazione di esprimere esigenze e bisogni.
Sono questi i progetti vincitori del Social hackathon: una giornata intensissima andata in scena all’Urban Hub e introdotta da Daniel Negri, presidente di Confcooperative, e dal vicesindaco Elena Baio, quattordici ore di creatività in cui sviluppatori, designer e studenti provenienti da tutto il nord Italia (una decina i partecipanti piacentini) si sono uniti per raccogliere la sfida lanciata da Confcooperative. Tema principale della maratona di idee, poi divisa in sottosfide, era trovare soluzioni ai bisogni di relazione tra utenti, famiglie e servizi di tutto il territorio utilizzando principalmente la tecnologia.
Nella tarda serata di sabato la giuria, composta dai rappresentanti di Unicoop, Casa Morgana, Eureka, Istituto Sant’Eufemia, Auroradomus e Centro Educativo Oasi aderenti a Confcooperative, oltre che da CoopUp In ER, Social Seed e Aster Emilia Romagna, ha premiato le tre idee ritenute migliori, a cui è andato il riconoscimento di 1000 euro ciascuno.
“Abbiamo fatto davvero fatica a scegliere – ha raccontato Letizia Piangerelli, portavoce della giuria – perché tutti i lavori ci hanno entusiasmato e li vediamo immediatamente realizzabili. La nostra speranza è che sia i progetti vincenti sia chi non si è classificato fra i primi tre prosegua il proprio cammino portando contributi concreti alla soluzione di problemi che quotidianamente deve affrontare chi opera con minori, anziani e disabili”.
Applausi per tutti al termine dell’intensissima giornata, non solo ai vincitori e ai partecipanti, ma anche agli organizzatori e a chi durante le quattordici ore di lavoro ha consigliato e suggerito i vari team, un gruppo qualificato di mentor, addetti ai lavori che hanno indirizzato il corso della giornata. Fra loro Antonio Marella di Caffeina, Mattia Compagnucci di Fattelo, Luca Tarasco di Hackability, Angelica Fontana di Sketchin, Sara di Bartolomeo di Codemotion Kids, Giuditta Caimi di Gnucoop e l’inspirational talk Nick Difino.
Il Social hackathon è stato un successo, come confermato dalle parole di Nicoletta Corvi, direttrice di Confcooperative: “Abbiamo dimostrato che uscire dagli schemi, rompere quello che è il nostro solco abituale, è possibile. E tutto ciò apre scenari interessanti da ogni punto di vista. L’esperienza di questa giornata è un esempio positivo che potrebbe essere utilizzato per la crescita della nostra comunità”.

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