Gioco d’azzardo, cifre da capogiro
“Rendere operative le norme anti slot”

0

Una cifra da capogiro quella spesa dai piacentini nel 2016 nelle varie forme disponibili del gioco d’azzardo. Una montagna di denaro sottratta all’economia reale, sana e produttiva, e che purtroppo arriva da quella parte di società spesso in difficoltà economica o in crisi.
“Oltre 466 milioni di euro –  spiegano Gianluca Sassi e Maria Edera Spadoni, rispettivamente consigliere regionale e portavoce alla Camera del Movimento 5 Stelle – è questa l’impressionante cifra spesa nella provincia di Piacenza nel gioco d’azzardo tra slot machine, Gratta&Vinci, Superenalotto, giochi virtuali, Lotto e Bingo”.
I dati arrivano dall’agenzia dei Monopoli e fotografano nel dettaglio la mole di gioco nelle singole province dell’Emilia-Romagna, facendo registrare in quella di Piacenza giocate pari a 466.073.521,96 euro soltanto nel 2016”.
“Se si divide questa cifra per il numero di famiglie residenti – proseguono i pentastellati – si scopre che la spesa annuale per il gioco d’azzardo supera 3500 euro, ovvero quasi 300 euro ogni mese. Soldi che, oltre che andare letteralmente in fumo, rappresentano un danno economico e sociale all’economia reale, al piccolo commercio, ai servizi, ai ristoranti, ai negozi. Se poi a queste perdite aggiungiamo la spesa sanitaria per curare la ludopatia i costi sociali diventano enormi e molto preoccupanti”.
Entrando nel dettaglio delle tipologie di giocate si scopre che in provincia di Piacenza a farla da padrone nell’universo dell’azzardo sono le slot machine e le ancor più pericolose videolottery che rappresentano il 66% delle giocate totali, con quasi 310 milioni di euro spesi nel 2016. Rilevante anche il gioco online che ha superato i 43 milioni di euro (9,4% del totale). Sulla stessa linea i Gratta&Vinci (38 milioni), Lotto (34,6 milioni) mentre più staccate restano le scommesse sportive (20 milioni), il Bingo (6 milioni) e il Superenalotto (5 milioni).
“Si tratta di numeri impressionati e che dimostrano, qualora ce ne fosse ancora bisogno, che l’azzardo è una vera e propria piaga sociale che anno dopo anno erode l’economia dei nostri territori, delle nostre famiglie – aggiungono Sassi e Spadoni – Senza contare che parte di questo enorme flusso di denaro molto spesso viene ripulito dalle mafie proprio attraverso le VLT, Slot e giochi online, formalmente legali che però poi si scopre essere legate a società riconducibili alla ‘ndrangheta, alla camorra e alla mafia. Ecco perché diventa di fondamentale importanza cercare di mettere un freno a questa situazione. Per questo ogni Comune della provincia di Piacenza dovrebbe approvare e rendere subito operative le delibere no-slot-vlt per limitare orari e fissare distanze dai luoghi sensibili, così come sancito dalla legge regionale che il M5S ha fortemente voluto”.
La Regione Emilia-Romagna, infatti, con la delibera 831 del 12 giugno scorso ha dato un nuovo impulso alle norme per il contrasto, la prevenzione, la riduzione del rischio della dipendenza dal gioco d’azzardo patologico, definendo inammissibili le installazioni di nuovi impianti nel vicinanze dei luoghi cosiddetti ‘sensibili’.

L’assessore Paolo Mancioppi

Il provvedimento stabilisce che i divieti di aperture delle sale e di installazione di apparecchi per il gioco d’azzardo riguardano “locali che si trovino a una distanza inferiore a 500 metri, calcolati secondo il percorso pedonale più breve, dai seguenti luoghi sensibili: gli istituti scolastici di ogni ordine e grado, i luoghi di culto, impianti sportivi, strutture residenziali o semiresidenziali operanti in ambito sanitario o sociosanitario, strutture ricettive per categorie protette, luoghi di aggregazione giovanile e oratori”.
Ai Comuni sono stati concessi sei mesi di tempo per “mappare” i luoghi sensibili del proprio territorio e individuare le sale giochi e le sale scommesse e tutti gli esercizi autorizzati che ospitano apparecchi per il gioco d’azzardo lecito situati a meno di 500 metri: nei sei mesi successivi ai titolari di sale gioco e sale scommesse dovrà essere comunicato l’adozione di provvedimenti di chiusura, mentre per chi ospita slot e apparecchiature c’è il divieto di installarne di nuovi e il divieto di rinnovare i contratti tra esercente e concessionario alla loro scandenza.
“Stiamo portando a termine la mappatura dei luoghi sensibili e poi aggiorneremo il regolamento comunale mettendo in pratica la delibera regionale – conferma l’assessore al Commercio del Comune di Piacenza Paolo Mancioppi – Certo, le limitazioni regionali avranno un impatto significativo su alcune attività in città ma speriamo, in questo modo, di limitare una piaga che ha un costo sociale molto alto”. Lamentele da parte degli operatori commerciali? “Se arriveranno le ascolterò ma le regole sono queste e andranno rispettate”.
Un auspicio per il nuovo anno?
“Voglio dire solo una cosa ai miei concittadini – chiosa l’assessore – Il periodo di crisi che stiamo vivendo non spinge a considerazioni ottimistiche ma voglio assicurare che metteremo il massimo impegno nell’amministrazione di questa città e invito tutti a confidare in un’inversione di tendenza e a guardare con ottimismo al futuro”.

LASCIA UN COMMENTO

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.