Furti in casa, +126,7% nel 2014: come proteggersi

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sicura casaAumento record dei furti in abitazione, più che raddoppiati negli ultimi dieci anni (+127%). Lo segnala il Censis che rileva come in Italia venga svaligiata una casa ogni due minuti.
I furti in casa, nell’ultimo anno, sono stati 689 al giorno, cioè 29 all’ora. Sono passati dai 110.887 denunciati nel 2004 ai 251.422 del 2013, con una crescita del 126,7%. Solo nell’ultimo anno l’incremento è stato del 5,9%. È un aumento molto più accentuato rispetto all’andamento del numero totale dei reati (+19,6% nel periodo 2004-2013) e dei furti nel complesso (+6%), e in controtendenza rispetto all’andamento dei furti di autoveicoli (-32,2%) e degli omicidi (-29,7%).
La zona più colpita è il Nord Ovest, dove nell’ultimo anno i furti in abitazione sono stati 92.100, aumentati del 151% nel decennio.
Cresce anche l’attenzione delle forze dell’ordine nei confronti di questo reato. Nel 2013 sono state denunciate a piede libero per furti in abitazione 15.263 persone (+139,6% rispetto al 2004), di cui 1.366 minori (il 9% del totale). E sono state arrestate 6.628 persone, di cui 486 minori (il 7,3% del totale). I detenuti per furto in abitazione e furto con strappo sono 3.530 nel 2014, con una crescita del 131,9% rispetto al 2007. I ladri scelgono sempre di più le abitazioni private perché negozi, banche, uffici postali e strade commerciali sono spesso dotati di sistemi di video sorveglianza, e perché si è certi di trovare nelle case un bottino da portare via, soprattutto in una stagione di crisi e di forte incertezza sul futuro che ha indotto gli italiani a ridurre i consumi tornando a tenere i propri risparmi “sotto il materasso”.
Come proteggersi? Ampio il ventaglio disponibile dei sistemi di allarme e protezione. Quelli via radio (senza fili) vanno per la maggiore. In funzione delle necessità e delle situazioni, si può insistere sui controlli perimetrali (giardino, porte, finestre, portoncini) con sistemi anti-effrazione e una buona dose di buon senso (le grate alle finestre, ad esempio, nei piani bassi devono essere non più larghe di una dozzina di centimetri), o puntare sui rilevatori volumetrici di presenza negli ambienti interni, con impianti a loro volta collegati con le forze dell’ordine (gratuitamente) o con istituti di vigilanza privati. La videosorveglianza e la domotica stanno aumentando le  opportunità di difesa. E con i cellulari l’aggiornamento sui tentativi di furto avviene in tempo reale.

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