“Fare la spesa con Slow Food”,
la guida ai prodotti etici e alle botteghe di qualità

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Alcuni produttori piacentini segnalati nella guida di Slow Food
Alcuni produttori piacentini segnalati nella guida di Slow Food

Sono 2872 gli indirizzi segnalati in “Fare la spesa con Slow Food”, la nuova guida con cui l’associazione creata da Carlin Petrini intende promuovere la cultura del cibo di qualità alla portata di tutti. Indirizzi in cui trovare le produzioni locali più genuine, il cibo di ogni giorno e soprattutto gli artigiani e i piccoli negozianti capaci di raccontare, spiegare, consigliare. Una guida orientata a chi fa la spesa e deve quotidianamente scegliere il proprio cibo e a chi, in viaggio, intende portasi a casa un pezzetto del luogo visitato: ingredienti – divisi per categorie merceologiche in ogni provincia e nei grandi centri urbani – buoni e sostenibili, da acquistare presso produttori, gastronomie, botteghe e mercati. E proprio in una di queste realtà – la cooperativa sociale La Magnana – la nuova pubblicazione è stata presentata al pubblico piacentino. Trentadue sono le botteghe e le aziende del territorio, “segnalate dai nostri 120 soci – ha spiegato il delegato piacentino di Slow Food Fernando Tribi – con lo spirito di premiare la qualità ma anche di promuovere i cibi quotidiani come pane, frutta, verdura, carne, salumi. Un cibo buono, pulito e giusto perché oggi occorre avere sempre più attenzione ai temi etici dell’alimentazione: dobbiamo essere consapevoli di cosa mettiamo nel piatto in termini di coltivazione, uso di additivi, stagionalità…in sintesi sostenibilità”.
Un compendio attento e fedele, dunque, per chi, a casa, deve fare la spesa quotidiana e, in particolar modo, utile per il viaggiatore che troverà, per ogni territorio, tutti gli indirizzi per comprare i migliori prodotti – cose buone e sostenibili – garantiti dall’autorevolezza di Slow Food con la sua rete capillare di segnalatori in tutta Italia. Un’associazione impegnata a ridare il giusto valore del cibo, nel rispetto di chi produce, in armonia con ambiente ed ecosistemi, grazie ai saperi di cui sono custodi territori e tradizioni locali. “Oggi fare la spesa è troppo spesso riconducibile a un supermercato – sostiene Gaetano Pascale, presidente di Slow Food Italia – mentre noi abbiamo deciso di cambiare la prospettiva, puntando i riflettori su mercati, artigiani e negozi di quartiere. Il cibo di qualità non deve più essere appannaggio di pochi, e con questa pubblicazione lo dimostriamo fare-la-spesaancora una volta. E’ la guida per chi fa la spesa e per chi tutti i giorni scommette sulla qualità del lavoro, con sacrifici e fatica. Chi coltiva, produce, inventa, cura e distribuisce le nostre eccellenze artigianali non deve “resistere” ma “esistere” dignitosamente sul mercato. Lavoriamo per garantire il loro lavoro anche nel lungo periodo”.
Ecco, infine, i trentadue indirizzi della provincia di Piacenza – divisi per categorie – che hanno ottenuto la segnalazione, che vale anche come prezioso riconoscimento alla bontà del lavoro svolto quotidianamente, nella guida “Fare la spesa con Slow Food”.

Carne: Burgazzi di Pontedellolio e Viustino 65 di San Giorgio
Cereali e legumi: Francesco Chinosi di Predalbora di Groppallo
Cioccolato: Falicetto (via IV Novembre) e Bardini (via Boffalora) entrambi di Piacenza
Conserve, infusi e sciroppi: La Quercia Verde di Castelnuovo Fogliani, Area Contadina di Fiorenzuola e Pizzavacca di Villanova
Dolci: Il Dolce Risveglio di Rottofreno
Formaggi e latticini: Il Bozzolo di Bettola, Orsa Maggiore di Bettola, Rossetti di Bettola, Borgonovo di Monticelli, Dall’Aglio di Vernasca, Contini di Vernasca
Frutta e verdura: Torre Nera di Farini, Cooperativa sociale La Magnana di Piacenza, Erbucchio di Santimento
Gastronomia: Delicious di Piacenza
Miele: Luca Modolo di Farini e Ape Piacentina di Vernasca
Pane: Pollini di Bettola
Pasta: Spagna di Monticelli
Pesce: Bricchi di Piacenza
Salumi: Giordano di Carpaneto, Fratelli Salini di Groppallo, Montanari di Piacenza, Morini di San Giorgio
Botteghe e spacci: Eataly di Piacenza, Barocelli di Castelsangiovanni, Serafini di Piacenza e Maini di Pianello

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