Crisi economica ed emergenza profughi,
triplicati i servizi della Caritas

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Il direttore  della Caritas Giuseppe Chiodaroli con (a destra) Francesco Millione, referente dell’Area Mondialità, Emergenze e Giovani
Il direttore
della Caritas Giuseppe Chiodaroli con (a destra) Francesco Millione, referente dell’Area Mondialità, Emergenze e Giovani

La crisi economica e l’emergenza profughi hanno triplicato i servizi erogati dalla Caritas piacentina.
Il Centro diocesano di Servizio sociale, nell’ultimo anno, ha offerto assistenza a 4mila persone sul territorio: ‘A crescere fortemente è la quantità di servizi che negli ultimi anni abbiamo erogato alle famiglie in difficoltà, a causa della complessità delle situazioni che quotidianamente si presentano e che coinvolgono differenti ambiti: sociale, sanitario, psicologico e lavorativo’ – afferma Giuseppe Chiodaroli, direttore della Caritas piacentina, che aggiunge: ‘Dall’inizio della crisi economica ad oggi abbiamo triplicato i servizi alle famiglie e abbiamo 660 volontari impegnati a fianco dei più bisognosi’.
Sono stati oltre 45 mila i pasti distribuiti nell’ultimo anno dalla Mensa della Fraternità della Caritas e dai Centri diurno e notturno, il doppio rispetto al 2009.
A raddoppiare sono state anche le ‘borse viveri’, salite a 6mila l’ultimo anno (erano 2.700 nel 2009). Nel 2016 le persone accolte nei due dormitori della Caritas sono state 110 per un totale di 3.500 interventi (doccia, colazione, letto).
Sono circa un centinaio gli anziani in difficoltà seguiti dai volontari e una sessantina le persone aiutate nell’inserimento lavorativo. Otto nuclei familiari sono ritornati in autonomia abitativa e 37 richiedenti asilo politico sono stati accolti.
‘Il nostro obiettivo – aggiunge il direttore Chiodaroli – è aiutare le persone a recuperare la propria autonomia.
Per questo motivo abbiamo avviato tre importanti progetti sul territorio: ‘Lavor-Io’, ‘Agricoltura sociale’ e ‘Case tra le Case’. Con Lavor-Io – spiega Chiodaroli –  abbiamo aiutato una sessantina di persone che hanno perso il lavoro ed attivato 70mila euro di voucher (36 tirocini e 11 contratti di lavoro, di cui 5 a tempo indeterminato) grazie alla partnership con il Patronato Acli e il Consorzio Mestieri’.
Inseme alla Fondazione di Piacenza e Vigevano, Caritas è protagonista del progetto ‘Case tra le Case’: ‘Mettiamo a disposizione 25 appartamenti alle famiglie che hanno subito uno sfratto e che – per un periodo di tempo determinato – possono usufruire di questa agevolazione, pagando un piccolo contributo e le utenze domestiche. Grazie al servizio, – aggiunge Chiodaroli – otto nuclei familiari sono riusciti a ritrovare, oggi, piena autonomia abitativa’.
A Cadeo, in una casa con terreno di proprietà del Collegio Alberoni, prosegue con successo il progetto ‘Agricoltura Sociale’ che offre un’occupazione e una dimora fissa a giovani di diverse nazionalità (anche italiana).
Il progetto coinvolge oggi 37 richiedenti asilo ed è gestito dall’Area Mondialità, Emergenze e Giovani della Caritas, il cui referente è Francesco Millione: ‘Accanto a lezioni di italiano e di educazione civica aiutiamo i richiedenti asilo politico nell’inserimento lavorativo. Ci sono tante fragilità – afferma Millione – che non si risolvono con l’ottenimento di un pezzo di carta e che non si limitano alla gestione degli arrivi.
Nessuno si occupa di quello che succederà dopo l’accoglienza: si rende necessario un percorso di accompagnamento e di sostegno su ampia scala, che favorisca l’integrazione con programmi di formazione e di inserimento in società’.

Da dono nasce dono, torna la colletta alimentare

Plastic shopping basket and grocery isolated on white

Sabato 27 maggio torna la colletta alimentare ‘Da dono nasce dono’, con la  raccolta di generi alimentari presso i supermercati del territorio piacentino. L’iniziativa nasce dall’esperienza di ‘Piacenza Solidale’, che negli anni scorsi ha coinvolto diversi soggetti (Caritas, Fondazione di Piacenza e Vigevano, Comune e Provincia di Piacenza, Rotary Piacenza, Unione commercianti, Ausl, Iren) con l’obiettivo di ritirare i prodotti freschi invenduti (ma ancora perfettamente salubri) e di conferirli alla rete della solidarietà della Caritas. A tale esperienza si aggiungono: la colletta del Banco Alimentare (che si svolge a novembre), i fondi europei erogati per questo scopo alle parrocchie e agli enti caritativi e le numerose iniziative di sensibilizzazione e raccolta promosse dalla Caritas in collaborazione con le scuole e con diverse aziende del territorio piacentino. A fine anno la città di Piacenza potrà usufruire della nuova rete di aiuto dell’Emporio Solidale, che coinvolge le realtà: Caritas, Svep, Comune di Piacenza, CRI e Auser. ‘Con l’Emporio Solidale – grazie al progetto della Fondazione di Piacenza e Vigevano e ai locali messi a disposizione in via Primo Maggio – daremo una ulteriore risposta alle esigenze dei ‘nuovi poveri’ che sono in continuo aumento. Tramite una tessera a punti – ricorda il direttore della Caritas, Giuseppe Chiodaroli – le persone bisognose potranno fare ‘acquisti’ di generi alimentari e di prima necessità per un periodo di tempo determinato e ricevere così un sostegno importante’. Il direttore della Caritas piacentina sottolinea, poi, come tale iniziativa non sia sostitutiva alle numerose borse viveri già erogate in città da tutti i soggetti coinvolti nella nuova rete di aiuto, ‘la cui stima complessiva è salita a 50mila borse vivere consegnate annualmente in tutta la provincia’.

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