Le grandi cose si costruiscono dalle piccole e ognuno di noi può fare qualcosa rimboccandosi le maniche. Lo scrive Bernardo Carli dell’associazione di promozione sociale La Fabbrica dei Grilli, portandoci qualche buona notizia.
“Oltre un mese fa, Libertà ha dato un significativo aiuto alla Fabbrica dei Grilli. Erano giorni nei quali cercavamo qualche maestra o maestro di buona volontà, che si rendesse disponibile per iniziare tre bambini rom, di otto, dodici e tredici anni alla lettura, nella prospettiva di inserirli nella scuola con qualche competenz rispetto ai compagni che avrebbero incontrato. Preciso che le leggi vigenti prevedono che i bambini vengano inseriti nella giusta classe in base all’età e non a cosa sanno fare. Si può ben capire che l’inserimento nella seconda elementare e peggio ancora nella media di piccoli che non sanno leggere e scrivere, ma addirittura parlano male la nostra lingua, è problematico ed a rischio di insuccesso e di abbandono.
Il messaggio lanciato da libertà nel numero della domenica, trovò subito risposta, se alle dieci della stessa mattina già una maestra si era fatta viva alla “fabbrica dei Grilli”. Potere e soprattutto onore per il “nostro” quotidiano nel quale le buone notizie mitigano i fin troppo tristi episodi di cronaca . Sempre sulla scia delle “buone notizie” aggiorno i lettori: dopo poco più di un mese di lezioni per solo un’ora al giorno, i bambini hanno iniziato a leggere e giusto ieri, festa della donna, una delle ragazzine è venuta alla fabbrica e mi ha scritto in bella calligrafia la parola “mimosa”. Nel frattempo il più piccolo è stato inserito nella scuola: la Dirigente dell’Alberoni, Paola Vincenti si è adoperata e i compagni hanno fatto al piccolo una accoglienza straordinaria. Onore alle maestre e alla Direttrice. Le sorelle nel frattempo vanno avanti come fulmini e l’ingresso nella media a partire da settembre ci consentirà di lavorare ancora, sfruttando anche l’estate. L’interesse e la puntualità dei bambini ripaga le maestre volontarie con soddisfazione. Insomma, tutto va talmente bene che il gruppo si è allargato: senza nessuna “pubblicità” abbiamo due gemelli nigeriani, maschio e femmina, inseriti nella quinta elementare della città da poche settimane, diligenti e spaesati, quasi spaventati. La scuola stessa ci ha chiesto di dare loro una mano e il locale di Via Tibini si anima ogni giorno di altri piccoli e attivi ospiti. Dalla sede storica della “fabbrica”, passeranno poi alla nuova di Via Roma, dove li attendono tanti libri pieni di storie e di sapienza.
Tutto questo per dire che si può fare, anzi, si deve fare. Si deve perché le grandi cose si costruiscono dalle piccole e anche se ciascuno di noi ha mille ragioni per lamentarsi, dalla politica alle tasse, dal governo fino al tempo inclemente, dalla crisi alla violenza, è necessario non fermarsi ad aspettare che il maltempo passi, ma è utile cominciare nel nostro piccolo a rimboccarsi le maniche. Questo ci darà maggior diritto di protestare quando qualcosa non va, ma soprattutto ci restituisce la tranquillità di aver provato a cambiare le cose e la convinzione che sempre “si può fare di più”.
Da maggio inizierà a “lavorare” il coro di voci bianche nel quartiere, “coro dei grilli”, nel quale riponiamo grandi speranze: sarà l’occasione di incontro tra tutti i bambini, usando quello straordinario strumento che è la musica. Anche questo era un sogno, che è diventato progetto e infine realizzazione. Altri sogni stanno nel cassetto, come “i grilli per chi ne ha per la testa”, sogni che libereremo. “Libertà” sta facendo la sua parte da anni, ma abbiamo ancora molto bisogno di attenzione e di aiuto di tutti perché i grilli escano dal cassetto. Se fuori imperversa la bufera (scandali, corruzione, delinquenza e chi più ne ha …), c’è spazio per costruire con pazienza mattone su mattone una “nuova casa” pulita e profumata: basta averne la voglia? No, il coraggio!”
Bernardo Carli, “la fabbrica dei grilli-parole”
