Aspiranti sindaco, 62 grillini autocandidati
Ma è Rosarita Mannina il nome che piace a molti

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Rosarita Mannina

Rosarita Mannina candidata sindaco del Movimento 5 stelle alle prossime amministrative? Sono molti, tra i pentastellati piacentini, a guardare all’avvocato piacentino come possibile competitor per la poltrona di primo cittadino alle comunali 2017. La Mannina – già di area liberale, ex assessore comunale (giunta Guidotti 1998-2002) ed ex candidato sindaco nel 2007 (con la lista Partecipa Piacenza) – da qualche anno gravita attorno all’orbita dei cinque stelle di cui, informalmente, cura l’aspetto legale.
Era lei il volto più noto tra il centinaio di persone che, tra autocandidati e pubblico, l’altra sera si sono ritrovati in via Martiri della Resistenza in risposta all’appello del movimento per reclutare, dal basso, i futuri amministratori della città. 62 gli aspiranti sindaco, consigliere comunale e assessore (tutti autocandidati) che, insieme alle persone del pubblico, hanno ricevuto dalla capogruppo consiliare Mirta Quagliaroli le prime indicazioni sul lungo percorso da affrontare insieme, percorso che porterà alla definizione della lista e del programma di governo. Volti inediti, in gran parte liberi professionisti e commercianti, uomini e donne di età varie, quasi tutti sconosciuti alla politica.
Tutti sconosciuti, con qualche eccezione: Luciano Cantarini (candidato nel 2001 nelle fila di Democrazia Europea) e, appunto, l’avvocato Mannina. La quale, in un passato recente, ebbe modo di dichiarare: “Sono una cittadina libera, non ho mai avuto tessere e credo che oggi sia il Movimento 5 Stelle il soggetto politico che meglio interpreta i sentimenti del popolo. I partiti classici hanno fallito la loro missione. Mi trovo spesso in accordo con le posizioni del Movimento su svariati temi, in particolare quelli legati al contrasto ai privilegi della politica”.
Per ora, però, Rosarita Mannina non si espone: “La mia esperienza politica non vuole dire niente, oggi la città va presa per mano e incoraggiata, specialmente per i giovani”. Certo è che la sua esperienza, le sue competenze e il suo curriculum potrebbero fare la differenza in un movimento che ancora troppo spesso sconta l’inesperienza e la scarsa formazione amministrativa dei suoi esponenti.

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